Il RISO

riso vialone nano
riso vialone nano semilavorato
riso carnaroli
Riso Vialone Nano
si presta per cucinare tutti i risotti tipici della zona
Riso Vialone Nano Semilavorato
si presta per cucinare tutti i risotti tipici della zona
Riso Carnaroli
è indicato per le insalate di riso e per i risotti mantecati
 
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Cosa significa I.G.P.?
Con questa sigla, che vuol dire Indicazione Geografica Protetta, la Comunità Europea tutela quei prodotti agricoli e alimentari di pregio che, grazie ai metodi di coltivazione e di lavorazione e al contesto geografico da cui traggono origine, offrono al consumatore garanzia di qualità e genuinità.
Il Riso Vialone Nano Veronese prodotto dalle aziende del Consorzio di tutela è l'unica varietà in Italia e in Europa a giovarsi del prestigioso marchio di qualità della Comunità Europea, con la certificazione dell' Ente Nazionale Risi.

LE CARATTERISTICHE DEL RISO
Il riso è ricco di carboidrati e privo di glutine, ipoallergico e facilmente digeribile per la natura dell'amido (granuli piccolissimi fino a 20 volte più di quelli del frumento e 70 volte quelli della patata). Anche il basso contenuto di grassi e la minima presenza di scorie, ovvero sostanze non digeribili, ne favoriscono la digeribilità. Le proteine sono presenti in misura ridotta ma qualitativamente molto superiori rispetto agli altri cereali, essendo ad alto valore biologico.
Le vitamine presenti sono del gruppo B - PP - E, i sali minerali sono fosforo, calcio, ferro, magnesio; si riscontra la presenza di selenio che combatte i radicali liberi e ritarda l'invecchiamento delle cellule. Tra i microelementi il silicio, che è in grado di stimolare le cellule osteopatiche necessarie alla formazione del collagene e dell'elastina.
L'assenza di glutine nel riso rende questo prodotto il principale elemento in tutte quelle alimentazioni particolari per le quali la presenza di questa proteina può causare intolleranze anche gravi.
Come è noto la celiachia è una malattia caratterizzata da una intolleranza permanente al glutine: non è una malattia rara, anzi, viene riconosciuta come l'intolleranza alimentare permanente più diffusa.
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